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venerdì 28 novembre 2014

Musica Virale: Caso 1

Oggi apriamo una nuova serie di post dedicata ad un fenomeno tipico della nostra epoca, ovvero il viral.
Si tratta, in poche parole, della diffusione a livello capillare ed esagerato di qualche cosa presente nel web. E la musica, grazie a YouTube e Dailymotion, non fa eccezione.
Un esempio eclatante, diventato un vero e proprio cult sulla rete, con milioni di visualizzazioni e centinaia di migliaia di covers, è il brano principale della colonna sonora del film "Frozen".
Il pezzo si chiama "Let it go" ed è stato cantato da varie voci, anche pop, oltre quelle ufficiali delle doppiatrici, vincendo l'Oscar come miglior canzone.
Con questa nuova serie di articoli vogliamo mettere in evidenza i casi musicali che hanno segnato il web, diventando effettivamente virali.
E per rompere, anche se solo parzialmente, i contatti con questa tendenza incontrollabile vorremmo proporre la versione italiana del brano, eseguita magistralmente da Serena Autieri.


sabato 22 novembre 2014

Meteore: Jo Chiarello

Nata il 7 marzo 1963 a Palermo, Maria Concetta Chiarello, meglio conosciuta come Jo Chiarello, è una cantante italiana rimasta in attività tra gli '80 e '90.
Scoperta da Franco Califano, che è stato anche autore di sue canzoni, Jo Chiarello partecipò al Festival di Sanremo del 1981 con la canzone Che brutto affare, venendo eliminata prima della serata finale e, successivamente, dopo avere interrotto la collaborazione con Califano, avere cambiato più volte sile musicale e look e avere cambiato alcune case discografiche a causa del modesto successo ottenuto, vinse nella categoria giovani di "Un disco per l'estate" del 1988 con la canzone Come nasce un nuovo amore e ottenne il secondo posto nella categoria "Nuovi" del Festival di Sanremo 1989 con Io e il cielo.
Ora non resta che ascoltarla.
Buon weekend in musica a tutti!





domenica 16 novembre 2014

Micropost: Halestorm

Oggi parliamo in forma molto abbreviata di un interessante gruppo hard rock statunitense: gli Halestorm. Capitanati da una giovane e fulva ragazza soprannominata Lzzy, questi giovani rockers sono stati i primi a raggiungere il vertice delle classifiche radio avendo come lead vocals una donna.
Peculiare il loro modo di arrangiare brani inediti e la composizione di pezzi su temi sociali importanti; ma soprattutto è apprezzabile lo sforzo nel trasformare brani non legati alla sfera rock, bensì ad artisti più commerciali, per poterli poi suonare nei concerti
Vi lasciamo valutare la loro importante attività con una cover di "Get Lucky" dei Daft Punk

domenica 9 novembre 2014

Hit Parade: Me against the music

Oggi torniamo a parlare di un brano che ha dominato le classifiche italiane, ovvero il celebre duetto fra Madonna e Britney Spears "Me against the music"
Il pezzo è stato oggetto di varie critiche, fra cui vogliamo ricordare quella della rivista "Spin", poiché ha inquadrato bene, a nostro avviso, lo stile della canzone: "un bellissimo esempio di Britney 4.0 - una pietra miliare dance a ritmo veloce che mastica una percussione che si propaga attraverso un trafficato ingorgo di sintetizzatori"
Da aggiungere le influenze rap e r&b del brano, nonché la presenza di una Madonna intellettuale e politicamente attiva, nel pieno periodo "American Life", che impreziosisce il video con la sua presenza da performer già abbinata alle doti di danza e canto della Spears ai tempi della loro esibizione agli MTV Video Music Awards in compagnia di Christina Aguilera e Missy Elliott

domenica 2 novembre 2014

La storia delle band: Carpenters

Oggi riprendiamo la storia delle band e lo facciamo parlando dei Carpenters, un duo musicale-vocale statunitense costituito da Karen (voce e batteria) e Richard Carpenter (voce, tastiere, pianoforte) che è rimasto in attività dal 1969 al 1983.
Il loro periodo di maggior successo è senza dubbio il decennio del 1970, con canzoni e album che svettano nelle classifiche e vincono premi di valore.
Annoverando tra gli autori dei loro brani anche Burt Bacharach, tra i loro successi si ricordano: (They long to be) close to you, del 1970, rimasto quattro settimane nella prima posizione del Billboard Hot 100 e vincitore di un Grammy Award ; Top of the world, del 1972, arrivata prima nella Billboard Hot 100 del 1973 e in Canada, terza nella classifica irlandese e quinta nella UK Singles Chart; Yesterday once more, scritta nel 1973 da Richard Carpenter e John Bettis , arrivata nella seconda posizione del Billboard Hot 100 e di cui Dori Ghezzi, nel suo album omonimo, incise la cover Io sto bene con te; Please Mr Postman, del 1974, che raggiunse la prima posizione del Billboard Hot 100 e la terza posizione della UK Singles Chart; A kind of hush del 1976.
Come se questi successi non bastassero, ecco alcuni record raggiunti dal duo: oltre 100 milioni di copie vendute dei loro album, con successo particolare in Stati Uniti, Giappone e Australia, e dieci album incisi in studio tra il 1971 e il 1983, nove dei quali sono stati certificati come dischi d'oro o platino in varie Nazioni.
Il duo ha concluso l'attività nel 1983 a causa della morte di Karen Carpenter, allora quasi trentatreenne, dovuta alle complicazioni dell'anoressia nervosa di cui soffriva.
Una curiosità: si trova abbastanza materiale riguardo la storia di Karen Carpenter; da segnalare, il film TV intitolato “The Karen Carpenter Story” trasmesso dalla CBS il 1° gennaio 1989, di cui Richard Carpenter è stato produttore esecutivo e curatore delle musiche, e il film di 43 minuti intitolato “Superstar: the Karen Carpenter Story” del regista Todd Haynes, reso pubblico nel 1987 e ritirato tre anni più tardi dopo che lo stesso regista ha perso una causa per violazione del copyright presentata da Richard Carpenter. Nel corso degli anni, quest'ultimo è diventato poi un film cult e inserito nella lista dei primi 50 film cult della rivista americana Entertainment Weekly del 2003.
Detto questo, non ci resta che vedere e ascoltare i Carpenters in alcuni dei loro maggiori successi.
Stay tuned!