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sabato 28 dicembre 2013

Storia della musica elettronica (V parte): la musica concreta

Rieccoci a trattare la storia della musica elettronica in questo ultimo post prima della fine del 2013.
Dalla culla di questo genere musicale, la Germania, ci spostiamo in Francia, dove, alla fine degli anni Quaranta, nacque la cosiddetta musica concreta o musique concrète.
Il suo fondatore e maggiore esponente è senza dubbio Pierre Schaeffer, che affermò che questo genere differisce dalla musica “tradizionale definita astratta” perché si basa su fonti sonore naturali.
La musique concrète prevede, dunque, un distacco dalla musica elettronica vera e propria.
Spieghiamo meglio il significato di quest'affermazione: la musica elettronica usa suoni generati da apparecchi elettronici, mentre secondo la musica concreta qualsiasi suono può diventare materiale di una composizione e, una volta ordinate secondo l'ordine dell'opera, queste fonti sonore vengono alterate tramite l'utilizzo di apparecchi e procedimenti elettronici.
Con il passare del tempo, la musique concrète si identificò sempre di più con la musica elettronica “pura” tedesca, finché dagli anni Sessanta entrambe queste tendenze vennero quasi totalmente abbandonate.
Un esempio di musique concrète sono gli Études de bruits (trad.: studi dei rumori), composizione di Pierre Schaeffer del 1948.

E con questo, per quest'anno è tutto. Buon inizio 2014 in musica a tutti!

domenica 22 dicembre 2013

La cantante di oggi: Jojo

Oggi parliamo di una giovane interprete del nuovo filone della musica R & B.
Nata Joanna Noelle Bladgen Levesque, con origini polacche, francesi, scozzesi, inglesi e native americane, nel 1990, Jojo si è subito distinta per via della voce estremamente potente e matura, sia a livello tecnico che espressivo, già a otto anni, età in cui si esibisce in alcune cover dal vivo all'interno di vari programmi televisivi americani. In una di queste occasioni riceve il plauso di Bill Cosby.
Il suo esordio discografico avviene nel 2004 con il singolo Leave (get out), con cui raggiunge il primo posto negli USA... cosa mai avvenuta per una ragazzina di tredici anni.


In seguito prosegue la sua carriera con il secondo album, trainato dal grande successo Too little too late.


La sua ascesa incontra vari problemi legati alle case discografiche, ovviamente interessate a trasformare Jojo in una cantante pop più commerciale. A livello canoro si presenta come un mezzosoprano dotato di grande estensione, agilità, coloratura e con una dimestichezza ammirevole nell'utilizzo di falsetto, whistle e melisma. Il suo tratto distintivo è sicuramente il timbro, in cui si percepisce estremo controllo e una maturità espressiva assolutamente anomala per l'età in cui ha iniziato la sua carriera. Questa peculiarità le ha consentito di interpretare brani d'amore estremamente sofferti e adulti in chiave blues, distanziandosi dalla più comune idea della giovane popstar con voce acerba e delicata, maggiormente legata alle atmosfere leggere della musica mainstream.

domenica 15 dicembre 2013

Meteore: Count Five

Oggi parliamo di un gruppo musicale meteora della seconda metà degli anni Sessanta: i Count Five. Di genere garage rock e rock psichedelico californiano, il gruppo si formò a San José da un idea di Ron Chaney, bassista, e John Michalski, chitarrista. Questi ultimi iniziarono la loro carriera musicale quando erano ancora studenti, suonando in gruppi locali specializzati nel surf rock. Successivamente nacquero gli Squires, a cui si unì il cantante Kenn Ellner, che, per rimanere nella scena musicale, imitarono lo stile della British Invasion. Nel 1964 arrivò anche Sean Byrne, cantante e chitarrista di origini irlandesi. Lo stesso Byrne, in quel periodo stava ultimando il brano che divenne l'unico vero successo dei Count Five: Psychotic Reaction. Il brano, scartato prima da varie case discografiche, uscì come singolo per la Double Shot Records con influenze di Yardbirds, Bo Diddley e del genere punk. Nel 1966 venne pubblicato l'album contenente questo singolo, un paio di cover degli Who e alcuni inediti di scarso valore, per cui il gruppo si sciolse l'anno successivo. Ora non rimane che ascoltare la loro unica hit. Buona domenica a tutti!


domenica 8 dicembre 2013

Storia della musica elettronica (parte IV): Gesang der junglinge

Oggi torniamo a trattare la storia della musica elettronica e lo facciamo parlando, seppure in modo molto semplificato, di una composizione musicale: Gesang der junglinge di Karlheinz Stockhausen.
Sorvolando per adesso sulle varie tappe artistiche dell'autore tedesco e lasciando eventuali approfondimenti riguardo questa composizione ai lettori del blog, occupiamoci di quello che viene considerato il manifesto della musica elettronica.
Composto nel bienno 1955-1956 dopo le esperienze di Elekronische Studie I ed Elektronische Studie II, Gesang der junglinge è un progetto piuttosto complesso. Per fare questo, il testo in latino del "Canto dei giovani nella fornace" (Libro di Daniele, capitolo 3) venne fatto leggere, secondo uno schema deciso da Karlheinz Stockhausen, ad un ragazzo e, successivamente, venne suddiviso in fonemi.
Questi fonemi vennero fusi, dall'autore, insieme a suoni elettronici variando le frequenze e, di conseguenza, i vari timbri.
La concezione strutturale polifonica della composizione prevedeva poi anche una corrispondente proiezione spaziale ben precisa della stessa.
Gesang der Junglinge venne eseguita in pubblico per la prima volta il 30 maggio 1956.
Ora non resta che l'ascolto.
Buona domenica a tutti!