MUSIC ARMY

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CONFERENZE

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domenica 27 ottobre 2013

Hit Parade: Il cielo in una stanza

Per la rubrica dei singoli rimasti ai primi posti in classifica negli anni passati, oggi trattiamo il 1960 e uno dei brani più importanti della nostra tradizione musicale.
La canzone, che non necessita di presentazioni ulteriori, è stata scritta e composta da Gino Paoli, Tony De Vita, Mogol e Toang (Renato Angiolini). Nella prima versione, il nome di Paoli non era stato accreditato, in quanto troppo giovane per iscriversi alla SIAE a quei tempi.
La risonanza della canzone negli anni e nei paesi del mondo è stata talmente importante da condurre vari artisti a realizzarne numerose cover in più lingue (sia in studio che limitate al live in alcuni eventi televisivi): Gino Paoli, Connie Francis, Franco Simone, Morgan, Noemi, Giorgia, Carla Bruni, Battiato, Ranieri, Manuel Miranda, Mike Patton, Giusy Ferreri e Malika Ayane sono solo alcuni dei nomi di questi artisti. La versione più importante è sicuramente l'originale del 1960, eseguita dall'interprete anche nel film "Appuntamento a Ischia", e incisa nuovamente nel 1969 con un arrangiamento differente.
Se non si fosse ancora capito, stiamo parlando di Mina e del suo primo posto in classifica nel 1960 con "Il cielo in una stanza"

sabato 19 ottobre 2013

Storia della musica elettronica (I parte)

Oggi Music Drops inizia un percorso musicale per prendere in esame uno dei generi più variegati e utilizzati nelle sue varie sfaccettature: la musica elettronica.
Cominciamo analizzando i primi strumenti inventati con l'intenzione di creare questa musica, seppure, in alcuni casi, con i dovuti limiti.
Nel 1897, l'avvocato e inventore americano Thaddeus Cahill creò il primo strumento musicale in tal senso, ovvero il telharmonium o dinamofono.






L'intenzione era quella di produrre correnti elettriche alternate sfruttando 145 dinamo e controllare queste frequenze tramite varie tastiere, ciascuna di 7 ottave.
Il segnale generato risultava piuttosto debole e non amplificabile, per cui inizialmente era nata l'idea di sfruttarlo per la filodiffusione della musica attraverso la linea telefonica. Questo strumento aveva però anche un altro handicap: pesava 200 tonnellate!
Purtroppo non esistono registrazioni originali dell'epoca; da segnalare comunque che 100 anni dopo la nascita di questo strumento, il regista statunitense Reynold Weidenaar ha prodotto il documentario "Magic music from telharmonium" rimettendo in funzione l'unico esemplare rimasto conservato.
Successivamente venne inventato la valvola termoionica, o triodo, primo componente elettronico "attivo", ovvero che fornisce un segnale di potenza amplificato se gli viene fornita energia dall'esterno.
Altra invenzione nell'ambito della musica elettronica fu quella ideata dall'inventore russo Lev Sergeevič Termen: il theremin, ovvero lo strumento che, costituito semplicemente da una vera e propria scatola di componenti elettronici e da una o due antenne, produce suoni elettronici semplicemente avvicinando e allontanando le mani dalle antenne.





Dopo l'incontro con l'inventore russo, nel 1923 un radiotelegrafista e violoncellista francese, Maurice Martenot, decise di creare qualcosa che unisse l'idea precedente con qualcosa di più famigliare ai musicisti, ovvero una tastiera a 88 tasti per controllare l'altezza dei suoni prodotti: nacque così, cinque anni più tardi, Onde Martenot (o, in francese, Ondes Martenot).
Con un'estensione di sei ottave, può produrre anche glissati, intervalli inferiori al semitono e diversi timbri e, basandosi sulle differenze di frequenza emessa da generatori (oscillatori) è considerato l'antenato dei più moderni sintetizzatori e fino alla metà degli anni Cinquanta era considerato uno dei migliori strumenti elettronici esistenti.




Pochi anni più tardi, Friedrich Trautwein inventò il trautonium, con alcune semplificazioni nell'uso delle strumentazioni elettroniche, e negli anni Trenta vennero costruiti i primi strumenti in grado di emulare i suoni di un'orchestra.
Gli anni Quaranta videro la nascita dei primi sintetizzatori, strumenti in grado di riprodurre imitazioni di strumenti musicali veramente esistenti o creare suoni ed effetti non esistenti in natura, sotto il controllo di un musicista o un sequencer.
Generalmente comandato tramite una tastiera come quella di un pianoforte, esistono comunque altri sintetizzatori gestiti tramite le corde di una chitarra, il fiato, una pressione di qualche tipo o altri controller ancora diversi.




Nei primi anni Cinquanta aumentò la produzione di transistor, che sostituirono i triodi nella gestione della corrente elettrica e che, grazie a dimensioni ridotte, costi ridotti e maggiore praticità, rivoluzionarono l'industria elettronica.
Così si conclude la prima parte della storia della musica elettronica. Continuate a seguire Music Drops per scoprire il seguito!
 




domenica 13 ottobre 2013

Micropost: Georgia Brown

Oggi Music Drops dedica un piccolo post al concetto di voce e a una rappresentante di spicco di questo strumento: Georgia Brown.
Nata Rossana Monti a Napoli nel 1980, si tratta di una cantante brasiliana che ha iniziato la sua carriera a 5 anni.
Al di là di qualunque merito artistico, Georgia è conosciuta a livello mondiale soprattutto per la sua estensione vocale: detiene, infatti, il record per l'intervallo vocale più esteso per una donna (precisamente otto ottave) e quello per la nota più acuta. Queste sue capacità sono state paragonate con un violino, un pianoforte e un organo Hammond.
Vi proponiamo uno dei suoi successi, "Mermaid", cantato interamente in registro di fischio, e un'esecuzione live di "Oh Happy Days" in un programma televisivo. Al termine di questo secondo video, una divertente comparazione della voce di Georgia con alcune note.

sabato 5 ottobre 2013

L'arte di "Weird Al" Yankovic

Oggi su Music Drops trattiamo un artista americano piuttosto ecclettico ma che deve principalmente la sua fama alla rivisitazione in chiave ironica di brani conosciuti a livello mondiale.
Alfred Matthew Yankovic, in arte "Weird Al" Yankovic, nasce a Lynwood (California) da madre americana con origini italiane e inglesi e da padre americano con origini serbe.
Dopo avere iniziato a suonare la fisarmonica all'età di sette anni, a diciassette la sua carriera comincia in maniera inaspettata inviando un brano registrato da lui, intitolato Belvedere Cruising, al programma radiofonico umoristico "Dr. Demento".
Tre anni più tardi, come dj in una radio locale, Al compone My Bologna, una parodia di My Sharona, la hit dei Knack che in quel periodo svettava nelle classifiche: i Knack la trovano divertente e, tramite loro, Al Yankovic stipula un contratto di sei mesi con la loro etichetta discografica, Capitol Records.

   
Successivamente scrive altre parodie divenute famose: Another One Rides The Bus, cover di Another One Bites The Dust dei Queen


Lasagna, cover del successo dei Los Lobos La Bamba,


Eat It, cover di Beat It, e Fat, cover di Bad di Michael Jackson



Smells Like Nirvana, cover di Smells Like Teen Spirit dei Nirvana



Like A Surgeon, cover di Like A Virgin di Madonna


e altre. Tutti brani di successo con cui ha anche ottenuto svariati premi.
Oltre alle parodie, Weird Al Yankovic compone anche brani originali umoristici, basati principalmente sulla satira popolare.
Inoltre è anche comico e attore, con una filmografia piuttosto vasta all'attivo.
Una curiosità: fino al 1998 il suo look consisteva in baffi, occhiali e capelli ricci corti; successivamente ad un intervento per la correzione della miopia, ha deciso di radersi i baffi e farsi crescere i capelli.
E con questo, anche per questa settimana è tutto! Buona musica e alla prossima!