MUSIC ARMY

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CONFERENZE

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martedì 23 aprile 2013

La ricorrenza di oggi: Mina e Battisti a Teatro 10

Il 23 aprile 2013 è un giorno speciale, poiché oggi sono passati esattamente 41 anni dall'ormai leggendario duetto live fra Lucio Battisti e Mina.
Parlare brevemente di questi due personaggi è molto complicato, infatti Music Drops si ripromette di occuparsene meglio in seguito: Lucio Battisti è stato ed è tuttora considerato uno dei più grandi autori e cantautori italiani; dopo vari anni di silenzio, dedicati alla composizione di brani per interpreti già celebri, Lucio cominciò la carriera di cantante, donando interpretazioni personali dei suoi pezzi già resi famosi da altri, per poi continuare con una carriera ricca di successi. Il suo modo di cantare, scrivere e comporre era individuato come uno dei più innovativi (per l'epoca), poiché rappresentava la nuova maniera di approcciarsi alla musica popolare italiana di quegli anni.
Ancora meno sintetizzabile è il personaggio di Mina: nata urlatrice, amata dai giovani, diventata pop star a livello mondiale, avendo al suo attivo più di 100 album e oltre 1400 brani incisi, conduttrice dei grandi spettacoli televisivi italiani degli anni 60' e 70', poi interprete di grandi autori, diva inavvicinabile quanto professionale, infine tramutata nell'essenza della voce, dato il suo abbandono totale delle scene; vanta una carriera lunga quasi 55 anni, collaborazioni con autori, cantanti e artisti italiani e internazionali, nonché il plauso di star internazionali come Frank Sinatra, Celine Dion, Liza Minnelli e tanti altri.

Il loro duetto, tenuto durante il programma Teatro 10 dopo l'esibizione in playback del brano "I giardini di Marzo" da parte di Battisti, è considerato attualmente uno dei frammenti di spettacolo televisivo più importanti della storia italiana. Dal punto di vista musicale, invece, è visto come uno degli esempi migliori di collaborazione fra artisti: da una parte la voce intensa, schietta e sensibile di Battisti... dall'altra l'estensione, l'agilità, la duttilità, la classe, la potenza e il timbro inconfondibili di Mina.
Questo duetto ha avuto un forte impatto culturale sul pubblico dell'epoca, che già considerava Mina come la più grande cantante italiana e Battisti come uno dei più grandi autori (se non il più grande, specialmente per il contributo alla musica leggera)... fu quindi l'occasione di vederli collaborare dal vivo e sotto gli occhi di tutti i telespettatori.
Ecco di seguito il video di questo reperto storico: i musicisti alle loro spalle erano Gianni Dall'Aglio, Massimo Luca, Angel Salvador, Eugenio Guarraia e Gabriele Lorenzi, rispettivamente alla batteria, alla chitarra acustica, al basso, alla chitarra elettrica e alle tastiere.
Da notare che questa fu l'ultima apparizione televisiva di Lucio Battisti.



E dopo aver trattato questa ricorrenza così importante, Music Army vi augura un buon proseguimento... sempre accompagnato dalla migliore melodia.

venerdì 19 aprile 2013

Meteore: Barbara D'Urso

Oggi Music Drops intende inaugurare la nuova rubrica "Meteore", serie di post dedicati a quelle presenze musicali italiane e internazionali che, alla pari delle meteore, che si disintegrano a contatto con l'atmosfera terrestre, si sono bruciate molto velocemente al contatto col mondo discografico.
In questo post trattiamo una delle più "importanti" meteore della musica italiana: Maria Carmela D'Urso (o, se più vi piace, Barbara).
La sua brevissima "carriera musicale" (al contrario di quella televisiva) ha inizio, e fine, nel 1980, quando le viene proposto dal produttore discografico Mauro Rapallo, durante la co-conduzione del programma televisivo di Raiuno "Domenica In" al fianco di Pippo Baudo, l'incisione del 45 giri Dolceamaro/Se mi guardi così per l'etichetta Targa Records, la stessa di Vasco Rossi, con cui avrà successivamente una relazione sentimentale.
Che dire della canzone Dolceamaro? Testo alquanto allusivo e sciocco, arrangiamento ripetitivo e banale, genere pop tipico dell'inizio degli anni '80.
Restando in tema di Meteore, il lato B del 45 giri non è praticamente conosciuto.
Qui sotto trovate la canzone Dolceamaro e il link per vedere il video ufficiale su un altro sito, poiché la scenografia merita veramente il plauso di tutti... mai ci fu videoclip meglio abbinato al brano che presenta.




http://www.dailymotion.com/video/xken3n_il-video-di-dolceamaro-barbara-d-urso_shortfilms

D'altronde, il mercato musicale contiene anche queste non imperdibili, per quanto divertenti, chicche. E per ora è tutto. Buon weekend a tutti da Music Drops!

domenica 14 aprile 2013

L'arte di Linda Perry

Nel post di oggi, Music Drops desidera trattare la carriera, alquanto particolare, di una delle autrici più richieste nel mondo musicale statunitense (e non solo). Stiamo parlando della cantautrice Linda Perry, che domani compirà 48 anni.
Nata a Springfield nel 1965, Linda divenne famosa solo all'inizio degli anni novanta, come cantante e leader di un gruppo musicale tuttora cult, nonostante abbia pubblicato un solo album nel periodo di vita brevissimo che ha avuto. Il gruppo in questione è quello dei 4 Non Blondes, band che trattava rock alternativo e pop rock.
Di questo gruppo si ricorda quasi esclusivamente la hit più popolare, risalente al 1993, dal titolo "What's up?", che trovate di seguito in un'esibizione live all'interno di uno show televisivo.



Con la decisione della Perry di intraprendere una carriera solista, il gruppo si scioglie definitivamente, ma forse è proprio la fase successiva a questi eventi ad essere la più interessante per Linda.
Infatti dal 2000 inizia a lavorare come autrice per cantanti dell'ambiente pop, spaziando da brani più leggeri fino a importanti e significative opere d'autore. Molte canzoni firmate da lei diventano singoli e in seguito grandi successi.
Scrive per P!nk la hit "Get the party started" del 2001, nel cui video Linda Perry interpreta la barista.



In seguito produce tre album di Christina Aguilera, componendo la ballata "Beautiful", brano sull'uguaglianza delle persone e che diventa una vera e propria evergreen dell'interprete.



Dopo la produzione degli album di P!nk e Courtney Love, segna il debutto da solista di Gwen Stefani in qualità di co-autrice del brano "What you waiting for?", pezzo new wave influenzato dalla musica elettronica e che tratta il calo di ispirazione della Stefani.



Oltre le analoghe collaborazioni con Celine Dion e Adam Lambert, nonché Alicia Keys per il brano "Superwoman", Linda Perry scrive, nuovamente per Christina Aguilera, "Candyman" e una struggente ballata, dedicata alla scomparsa del padre e all'impossibilità di chiedergli perdono per averlo escluso dalla sua vita... "Hurt"





Sul fronte italiano, Linda Perry ha scritto il brano "La scala (the ladder)", che Tiziano Ferro ha tradotto in italiano e Giusy Ferreri ha inciso.



Per oggi è tutto e domani ricordatevi gli auguri di compleanno per Linda Perry.

domenica 7 aprile 2013

L'arte di Erik Satie

Alfred Erik Leslie Satie, pianista e compositore francese tra i più importanti della musica d'avanguardia del '900, meglio noto come Erik Satie, nasce a Honfleur il 17 maggio 1866 e a  quattro anni segue la famiglia a Parigi. Nel 1872, alla morte della madre, con il fratello minore Conrad torna a Honfleur dai nonni, dove segue le prime lezioni di musica da un organista locale, e sei anni più tardi, alla morte della nonna, sempre ritorna a Parigi, dove prende lezioni di piano dalla nuova moglie del padre.
Cattolico, nel 1879 entra in conservatorio. Gli insegnanti lo reputano di scarso talento per cui decide, nel 1885, di arruolarsi in fanteria. 
Due anni più tardi, dopo essersi ammalato di congestione polmonare, si fa riformare e si trasferisce a Montmartre, dove conosce il poeta romantico Patrice Contamina. Nel 1890, sempre a Montmartre, comincia a frequentare la clientela artistica del locale Le Chat Noir, dove conosce Debussy, e l'anno successivo aderisce all'Ordine dei Rosa Croce, di cui diventa capo.
Nello stesso periodo, crea la sua chiesa. l'Église Metropolitaine d'Art de Jésus Conducteur, di cui diventa tesoriere, grande sacerdote, fedele, e dove lancia maledizioni contro i "malfattori che speculano sulla corruzione umana", abbandonandola comunque presto.
Nel 1892 comincia a scrivere le sue composizioni musicali, ma il suo periodo più importante è sicuramente quello modernista, che inizia nel 1905, quando si trasferisce a Parigi e conosce il poeta Jean Cocteau.
I due, oltre a comporre insieme a Picasso il balletto Parade, di ispirazione cubista, sono i principali ispiratori del Gruppo Dei Sei.
Lo stesso Satie definisce le sue composizioni di questo periodo come "musique de tapisserie" (musica da tappezzeria), che rappresentano una satira nei confronti della musica dotta ed accademica.
Erik Satie è senza dubbio un compositore originale e stravagante. In Parade, utilizza sirene, macchine da scrivere, e altri effetti sonori non espressamente musicali; compone brani difficilmente inquadrabili come genere (come le tre celebri Gymnopédie, del 1888), inventa nuove forme sonore e la tecnica del piano preparato, inserendo oggetti nella cassa armonica. Inoltre, compone quello che è il brano più lungo mai scritto: Vexations, composto da 35 battute ripetute 840 volte, per un tempo complessivo superiore alle 20 ore.




Anche al di fuori della musica, Erik Satie è un personaggio alquanto eccentrico: definisce uno dei suoi appartamenti come "L'armadio", composto di due stanze, una delle quali sempre chiusa a chiave e mai usata (successivamente è stato scoperto contenere una collezione di ombrelli mai usati); fissato con l'abbigliamento, in vita possiede tanti vestiti in velluto, tutti uguali; molte sue composizioni sono in gruppi di tre, come un'ossessione mistica.
Il compositore in persona appare in un film del 1924, Entr'acte, mentre il suo personaggio è interpretato da Matthew Whittet nel film Moulin Rouge! del 2001.
La sua personalità e la sua stravaganza si trovano anche nel suo libro "Quaderni di un mammifero", edito da Adelphi.
Erik Satie muore a Parigi il primo luglio del 1925 di cirrosi epatica, rimanendo comunque fonte d'ispirazione per molti artisti futuri.


martedì 2 aprile 2013

Micropost: The Ting Tings

Oggi Music Drops vorrebbe trattare, con un post molto breve, un gruppo musicale relativamente giovane, ma sicuramente interessante.
Stiamo parlando dei britannici "The Ting Tings". 
Di loro possiamo dire in breve che trattano musica indie, prendendo spunto dal britpop dei Blur, dal revival Punk, dalla new wave e ovviamente dall'Indie Rock. I loro video evocano, invece, atmosfere molto particolari e dal retrogusto anni 90.
Questa band, o meglio duo, è nata nel 2006 grazie all'incontro fra due artisti: Katie White, ex componente della girl band TKO, e Jules De Martino, proveniente dal gruppo Babakoto.
Dopo un periodo di concerti in giro per locali e club inglesi, vengono notati dall'etichetta Switchflicker, che produce i loro primi singoli.
Nel 2007 firmano un contratto con la Columbia Records e qui avviene la consacrazione con il loro singolo più celebre, ovvero "Great Dj", facente parte dell'album "We started nothing", primo nelle classifiche inglesi in quel periodo.




Il brano è seguito da altri successi come "Be the one", in forte programmazione anche nelle radio italiane.



Carriera interessante e in rapido sviluppo per questo gruppo indie, che ora lavora ad nuovo album, dopo l'uscita del secondo "Sounds from Nowheresville", e si occupa di colonne sonore di film e videogiochi.
Fateci sapere cosa ne pensate... per oggi è tutto.