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sabato 2 novembre 2013

Storia della musica elettronica (II parte)

Riprende il percorso musicale per sviscerare la storia della musica elettronica: oggi parleremo della diffusione degli studi di registrazione e delle scuole di musica d'avanguardia, due tappe fondamentali nell'evoluzione di questo genere.
Grazie ai miglioramenti avvenuti fino agli anni Quaranta dello scorso secolo, poco dopo cominciarono a diffondersi studi di registrazione dotati di apparecchiature in grado di generare, modificare e mixare il suono e, nello stesso periodo, iniziò a essere molto usato anche il magnetofono, permettendo così ai compositori di manipolare le diverse registrazioni applicando vari effetti. Si trattava di una vera e propria operazione di "taglia e incolla" dei vari pezzi di nastro magnetico.






Tra i centri di musica elettronica, vanno ricordati sicuramente lo Studio For Electronic Music di Colonia, con Karlheinz Stockhausen fra i rappresentanti, il Columbia-Princeton Electronic Music Center e lo Studio di Fonologia della RAI di Milano, fondato su idea di Luciano Berio e Bruno Maderna.
Questo contribuì indubbiamente ad aumentare la popolarità delle apparecchiature elettroniche tra gli accademici e alla diffusione di varie scuole di musica elettroacustica, di cui una tra le più importanti è quella di Darmstadt in Germania.
Nel prossimo appuntamento con la storia della musica elettronica cercheremo di approfondire meglio in che modo si è diffusa tra il pubblico questa musica inizialmente elitaria.
Buon weekend a tutti! 


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